giovedì 9 febbraio 2012

passione carciofi










Torno stanca dal lavoro. non ho voglia di cucinare ma ho TANTA fame. Mentre prendo l'autobus penso a questa cosa : poca voglia tanta fame. Immagino dei bei piatti fumanti su una tavola imbandita con tanto di vaschetta di gelato cioccolato e panna che mi aspettano. Ma poi devo tornare sulla terra perchè non avrò niente di tutto ciò. Insomma arrivo a casa, apro la porta, accendo le luci, entro in cucina e sui fornelli vedo una pentola. Mi avvicino diffidente, non ricordavo di averla messa li, mi avvicino ancora un pò, alzo il coperchio e.............4 bei carciofi al tegame che mi aspettano! con tanto di gambi morbidi e sughetto delizioso. Salto di gioia... non posso crederci, sta succedendo proprio a me. Ne prendo un paio e inizio a tagliarli a pezzettini, li metto in un tegame, accendo il fuoco e li faccio rosolare. Nel frattempo preparo un po di brodo vegetale a parte, prendo tre pugnetti di riso e lo faccio rosolare con i carciofi e piano piano aggiungo il brodo vegetale per la cotura del riso. Manteco, faccio cuocere il riso e alla fine nel messo nel piatto aggiungo un po di olio a crudo, un po di pepe e parmigiano. E lo lego a un buon bicchiere di vino rosso e sono felice.

domenica 5 febbraio 2012

Come combattere la neve romana a tavola - la polenta della mamma

Per combattere la neve a Roma non c'è modo migliore della tavola! Gustando durante la notte il silenzio della neve e delle macchine lasciate al parcheggio mi sono svegliata la mattina aprendo la finestra e trovando un'altra Roma, ricoperta di panna bianca e di soffice crema gelata. Ma è stato l'odore di sugo di mia madre che mi ha immediatamente distolta dall'incanto. Il profumo di sugo è qualcosa di più profondo del semplice odore di sugo. Dentro trovi la storia di un'infanzia e di una famiglia. Trovi la storia della domenica a pranzo quando da bambina tiravi fuori la tovaglia della domenica e le posate buone. Trovi la storia di tuo padre che finalmente libero dal lavoro ti portava a Porta Portese e tu un po ti annoiavi e allora lui ti comprava le pizzette rosse calde da Cecere ma 'non troppe - diceva -altrimenti non mangi a pranzo'.Mia madre stava preparando la polenta con le spuntature e le salsiccie. E quel sugo l'altra mattina arrivava come un alleato contro il freddo e lavorava fin dalla mattina presto perchè 'devono bollire a lungo e la carne deve essere soffice cosi che puoi anche rosicchiarla con le mani' .
Quando la polenta iniza a borbottare su fuoco a casa mia c'è una tradizione: ogni membro della famiglia deve girarla un po a turno. E mentre uno gira l'altro si occupa di grattare in un piatto parmigiano e pecorino insieme, in abbondanza ovviamente! Poi mia madre tira fuori i piatti di legno della sua mamma e li lava e il legno bagnato ha quel profumo di credenza dei nonni, quando senza farti accorgere da piccola la aprivi per 'smucinare' un pò incurisita dai misteri della casa. Quando adagi la polenta nel piatto di legno a turno viene messo il sugo e la carne e quella che rimane un po la lasci con il sugo e un po la metti al centro della tavola cosi ognuno ne può prendere a volontà. E se la polenta ti sembra asciutta aggiungi altro sugo.E poi anneghi tutto con un buon vino rosso e si chiacchiera fino a pomeriggio inoltrato. E con il sugo che rimane domani ci sarà una buona pasta da gustare...

venerdì 3 febbraio 2012

La Carbonara - quartiere Monti , Via Panisperna 214 Roma


Ho un'idea un pò diversa di Osteria...questa non è più un' osteria romana alla vecchia maniera! ma ristorante trendy di Roma dove cenare con gli amici in un'atmosfera tranquilla ma con qualche difettuccio che vi andrò piano piano a raccontare. Una premessa: non si mangia male. Ma in questo ristorante devo guardare 'oltre al piatto'. La cucina chiude alle 23 e non si fanno eccezioni .. o ci sei o non mangi più. La lista dei vini, ben fornita e variegata, peccato per 'la' sommelier poco sorridente e quasi antipatica, scocciata, poco propensa ad aiutarci a soddisfare la mia richiesta. Senza mostrarmi le varie possibilità di fascia-prezzo mi ha consigliato una bottiglia da 25euro mettendomi anche un pochino in imbarazzo visto che eravamo in 6 e magari vuoi fare il bis! Non credo che sia il cliente a dover chiedere un vino di fascia più bassa, penso solo che bisogna proporre più di una possibilità.  Ad onor del vero il vino poi me la portato ed era molto buono e assolutamente 'azzeccato' .  Il menù è semplice ma con piatti di stagione. Per quanto mi riguarda il tema della serata era: CARCIOFI! La carbonare è famosa per l'antipasto che prende il nome del ristorante composto da una frittura di zucchine, funghi, carote, peperoni, carciofi, melanzane. Ne abbiamo ordinate due in due momenti diversi, la prima volta era fredda la seconda appena fritta era buonissima. Inoltre abbiamo ordinato del prosciutto spagnolo non eguale al famoso prosciutto iberico d.o.c.  Consiglio dopo la frittura un’insalata di carciofi crudi, limone e rughetta davvero ottima e molto romana! Come primo abbiamo mangiato maccheroncini carciofi, guanciale e pecorino. Attenzione però: il pecorino non è né grattugiato né a scaglie ma a strisce spesse da dividere e far amalgamare nel piatto… il risultato è davvero goloso! Peccato però che invece dei maccheroncini ci hanno portato dei bombolotti e che la pasta era un po’ gommosa come se la cottura l’avessero fermata sotto l’acqua fredda!  Buoni  i salti in bocca alla romana come da tradizione. Io ho chiesto del peperoncino non in olio e mi hanno portato due bei peperoncini freschi… che meraviglia! Arrivati a 00:00  i dessert erano quasi tutti finiti purtroppo, ma la prossima volta me ne farò mettere da parte qualcuno già dall’antipasto perché sono artigianali e fatti in casa e sbirciando nei tavoli vicini si leccavano tutti i baffi!
VOTO: 2,5 su 5
p.s. una curiosità:  la mia amica V. ha telefonato verso le 19 per prenotare alle 22 ma le hanno detto che non c’era posto. Subito dopo ha chiamato il mio amico G. e gli hanno riservato il posto… forse una preferenza nelle voci maschili apparentemente più autorevoli? Un trabocchetto....